Bassi

Laura Maria Caterina Bassi

(Bologna, 29 ottobre 1711 – Bologna, 20 febbraio 1778)

È stata la prima donna a ricoprire una cattedra di fisica in Italia e nel mondo, in tempi in cui lo studio delle scienze era appannaggio esclusivo degli uomini.
Si è distinta fin da giovanissima per l’intelligenza e la cultura, tanto da essere nominata, ad appena ventun’anni, socia onoraria dell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna. Subito dopo, il 12 maggio 1732, si laureò in filosofia naturale all’università felsinea.
Nell’ottobre successivo, il Senato bolognese la nominò lettrice universitaria di filosofia, ma in quanto donna poteva tenere lezioni pubbliche solo previo permesso delle autorità accademiche. Nel 1741 fu persino fissato un orario per le sue lezioni, che però non furono mai tenute, perché l’approvazione richiesta non fu accordata. Come descrisse un suo contemporaneo, non si era ritenuto decoroso che una donna mostrasse così ogni giorno, a chiunque venisse, le cose nascoste della natura.
Ciò non impedì che la fama di Laura Bassi si diffondesse in Italia e all’estero, né che la filosofa naturale presentasse il frutto dei propri studi in numerose conferenze pubbliche all’Archiginnasio e all’Accademia delle scienze. Questi eventi godevano di grande popolarità tra la cittadinanza bolognese. Nel 1745 Papa Benedetto XIV intercedette per inserire Laura nella classe degli accademici benedettini, prima e unica donna, come riconoscimento per la sua attività scientifica.
Nel 1749, non potendo ancora tenere insegnamenti pubblici, stabilì nella propria abitazione una scuola privata di fisica sperimentale, che andò avanti per quasi trent’anni. Finalmente, nel 1776 il Senato accademico conferì a Laura Bassi la cattedra di fisica sperimentale dell’Università di Bologna. Il ruolo di assistente era ricoperto dal marito Giuseppe Veratti, sposato nel 1738. I due avevano condiviso la passione per la ricerca, oltre che una felice vita familiare coronata dalla nascita di otto figli. Purtroppo, Laura godette appena due anni della straordinaria posizione accademica, che aveva tanto lungamente desiderato. Morì nel 1978, e la sua cattedra fu ereditata dal marito.
Nel laboratorio di Laura Bassi furono realizzati importanti esperimenti, in particolare di fisiologia (sulla sensibilità e l’irritabilità dei corpi animati), ma anche sull’elettricità. Fu in corrispondenza scientifica con molti tra i più famosi scienziati e intellettuali del suo tempo, inclusi Voltaire, Giambattista Beccaria, l’abate Nollet, Felice Fontana e il giovane Alessandro Volta, oltre che con il biologo Lazzaro Spallanzani, suo cugino e allievo.
Le sue dissertazioni testimoniano l’ampiezza dei suoi interessi scientifici, che spaziarono dalla meccanica razionale all’idrometria, dall’elettrologia alla fisica pneumatica. Parlava correntemente francese e latino, e fu anche autrice di componimenti poetici.

A cura del CPO della SIF

Foto Laura Bassi: Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
Foto Aula: Aula Magna Università di Pisa

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