Giuseppina Aliverti
(Somma Lombardo (Varese), 4 dicembre 1894 – Napoli, 10 giugno 1982)
È stata una delle prime donne in Italia a dedicarsi alle ricerche di fisica terrestre. Studiò all’università di Torino, laureandosi in fisica con il massimo dei voti nel 1919. Divenne presto assistente (1920) e poi aiuto (1922) alla cattedra di fisica sperimentale di quell’ateneo, ruolo che mantenne per sedici anni. Fu in questo periodo che si specializzò in fisica terrestre, tenendo per incarico i corsi di geodesia e geofisica.
Nel 1937 si classificò prima al concorso per un posto di geofisico e le fu affidata la direzione dell’Osservatorio geofisico di Pavia. Qui insegnò fisica terrestre fino al 1949.
Concluse la carriera accademica all’Istituto Universitario Navale di Napoli, come titolare della cattedra di meteorologia e oceanografia, fin dal 1949. Ricoprì la carica di preside della Facoltà di scienze nautiche dal 1960 fino al suo pensionamento, nel 1970.
In un primo momento le sue ricerche riguardarono le concentrazioni dei depositi elettrolitici, le proprietà del geoide e argomenti di natura glaciologica, poi si orientarono verso indagini sperimentali sull’elettricità e sulla radioattività naturale dell’atmosfera. In particolare, dimostrò che in prossimità del suolo l’aria contiene sempre radon e talvolta anche torio, mentre è scarsa la radioattività dell’aria sul mare.
Queste ultime ricerche le valsero il premio decennale della Società Italiana per il Progresso delle Scienze, attribuito per gli studi geofisici nel 1937.
Si interessò di radioattività delle acque, e anche dei cosiddetti nuclei di condensazione, particelle solide o liquide che si trovano in sospensione nell’atmosfera. Studiò l’interazione aria-mare, responsabile di quasi tutti i processi dinamici oceanici ed atmosferici, e continuò fino in tarda età a coltivare gli antichi interessi per l’elettricità atmosferica e per la glaciologia.
Autrice feconda di oltre 150 articoli scientifici e diversi manuali universitari, è stata insignita di svariate onorificenze.
Ricoprì numerosi incarichi istituzionali, anche in ambito internazionale, e fu socia della Accademia Pontaniana di Napoli (1958), socia corrispondente dell’Accademia nazionale dei Lincei (1964) e dell’Istituto lombardo (1969).
Colleghi e allievi ricordano la sua notevole personalità scientifica, la vita totalmente dedicata, con originalità e iniziativa, agli studi e alle ricerche, e la sua generosità e lealtà nei rapporti umani.
A cura del CPO della SIF
Foto Giuseppina Aliverti
Foto Aula: Aula Magna Storica dell’Università di Napoli Federico II, foto di Domenico Del Prete.